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E’ stato membro dell’Accademia Tiberina e insignito dell’Ordine della Legion D’Oro. E’ inserito nel catalogo d’arte moderna Bolaffi n°10 e nel Comanducci. Nella sua vita pittorica Ivano Danti ha tenuto diverse esposizioni, collezionando una serie di successi personali, per la sua pittura unica al mondo, densa di significato, volta a ricercare il senso della vita. Infatti nasce subito l’anfora, come rappresentante la vita, la vita che ha origine dalla terra e continua nella terra. Ma non solo: anche nel cosmo e così in un incessante cammino che porta l’artista a spaziare in mondi sempre diversi e mai dissonanti.
Infatti chi guarda i quadri di Danti, nonostante sia stato un pittore eclettico, può trovare quel filo conduttore che porta sempre ad intravedere elementi comuni in tutte le sue opere: è una sorta di “volo pindarico” la sua pittura, come la sua vita e la sua filosofia.
L’anfora è la figura metafisica che compare in molti dei suoi dipinti: essa rappresenta l’uomo che è di terra , l’anello in cima all’anfora è lo spirito e l’interno del l’anfora è la sua interiorità.
La pittura di Danti è sorretta anche da un concetto filosofico: non per niente Danti veniva chiamato anche “ il pittore filosofo delle colline metallifere”. Egli fa riferimento ai temi della vita, della morte e della vita che va aldilà della morte.
Nella sua teoria di “El Taconaso” (nome di una danza messicana poiché egli amava molto il Messico ed era solito pitturare al suono della musica messicana) Danti affronta questi temi in modo originale, scherzoso ma anche serio, presentando la realtà ed i valori dell’esistenza attraverso prospettive diverse e non comuni.

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